Posizionato all’interno dell’articolazione, il legamento crociato anteriore è una delle strutture anatomiche che più contribuiscono a stabilizzare l’articolazione del ginocchio.
In particolare, si incrocia con il legamento crociato posteriore formando una struttura a X che impedisce alla tibia di spostarsi troppo in avanti rispetto al femore o di effettuare una rotazione eccessiva.
Lesioni sempre più frequenti
Episodi traumatici che a volte capitano mentre si pratica attività sportiva possono causare una lesione al legamento crociato anteriore.
Situazioni del genere si stanno verificando sempre più frequentemente negli ultimi anni, soprattutto per tre motivi:
- il numero delle persone (di qualsiasi età, giovani e meno giovani) che praticano attività sportiva, a livello agonistico e non, è molto aumentato
- il livello delle prestazioni richieste in ambito sportivo è sempre più elevato
- Il numero sempre maggiore di ragazze e donne che praticano sport a livello agonistico (la lesione del legamento crociato anteriore è molto più frequente nelle donne)
Al momento dell’infortunio il sintomo caratteristico è il dolore, ma successivamente, proprio per il suo ruolo come stabilizzatore del ginocchio, una lesione al crociato anteriore può determinare instabilità dell’articolazione. La persona che presenta una lesione del crociato anteriore può quindi sentire “il ginocchio che cede” durante le attività che prevedano l’atterraggio da salti, i cambi di direzione in corsa, le rotazioni improvvise sul ginocchio, e questo fenomeno può avere strascichi negativi non solo nello svolgimento di alcuni specifici sport, mentre nelle attività della vita di tutti i giorni ciò avviene raramente.
La sostituzione del crociato anteriore
Rispetto agli altri legamenti del ginocchio, il crociato anteriore ha una capacità riparativa davvero limitata e quindi normalmente la soluzione per far fronte a questo tipo di lesioni è rappresentata da un intervento chirurgico di ricostruzione, finalizzato a riprodurre quanto più fedelmente possibile la struttura danneggiata con un tessuto sostitutivo.
Peraltro, il progresso tecnologico in campo chirurgico ha consentito, anche nella ricostruzione del legamento crociato anteriore, l’utilizzo di procedure sempre meno invasive, come l’artroscopia.
Che cosa impiega il chirurgo ortopedico nell’intervento ricostruttivo per sostituire il crociato lesionato? In casi particolari vengono usati tessuti provenienti da un donatore oppure, molto raramente, legamenti artificiali, ma nella maggior parte dei casi viene utilizzato un tendine prelevato dal paziente stesso (è il cosiddetto innesto autologo).
Oggi le opzioni possibili impiegate per la ricostruzione del legamento crociato anteriore sono diverse: oltre al tendine rotuleo e al semitendinoso (con o senza il gracile) si possono infatti utilizzare anche il tendine quadricipitale e il peroniero lungo (un tendine della caviglia).
Il tendine “migliore”
Probabilmente a questo punto ti starai chiedendo: ma allora, qual è il tendine migliore per la ricostruzione del legamento crociato anteriore? In realtà non c’è un’unica risposta a questa domanda.
Non esiste un tendine che possa essere definito “il migliore” in senso assoluto.
Esiste invece il tendine migliore per uno specifico paziente che ha subito uno specifico infortunio.
La scelta del tendine deve essere quindi personalizzata dal chirurgo ortopedico in base alle caratteristiche di ogni singola persona, in particolare:
- età
- sesso
- tipo di sport praticato
- eventuale presenza di altre lesioni
Per quanto riguarda l’esperienza del nostro team, negli interventi di ricostruzione del legamento crociato anteriore effettuati negli ultimi 3 anni, abbiamo utilizzato sempre più frequentemente il tendine quadricipitale.
Grazie agli ottimi risultati ottenuti, a oggi il quadricipitale è il nostro tendine di scelta per la ricostruzione del legamento crociato in molti sportivi di livello agonistico. Il semitendinoso resta comunque l’innesto che utilizziamo più frequentemente, mentre il tendine rotuleo, una volta nostra prima scelta per i calciatori di livello agonistico, oggi in parte è stato soppiantato del tendine quadricipitale. Infine stiamo gradualmente aumentando l’impiego del peroniero lungo, attualmente molto poco utilizzato in Europa ma già diffusamente impiegato nei paesi asiatici con ottimi risultati