Per migliorare la funzionalità e la mobilità del ginocchio e ridurre il dolore in pazienti con osteoartrosi grave può essere necessario ricorrere all’impianto di una protesi totale, ossia alla sostituzione dell’articolazione danneggiata con un dispositivo artificiale.
A questo proposito, per anni una delle domande più frequenti che ci veniva fatta dai pazienti che dovevano mettere una protesi di ginocchio è stata la seguente: “Dottore, dopo la protesi avrò la gamba dritta?”.
L’allineamento delle componenti protesiche
Le tecniche tradizionali di allineamento delle componenti delle protesi, come l’allineamento meccanico, prevedono che queste vengano posizionate perpendicolarmente (ossia a 90 gradi) rispetto all’asse dell’arto, in modo da avere un arto dritto. Lo stesso approccio viene però adottato in tutti i pazienti, senza considerare che la struttura anatomica e l’allineamento naturale prima dell’intervento possono essere naturalmente anche molto diversi tra una persona e l’altra.
Eppure molti studi recenti dimostrano che avere l’arto perfettamente dritto (in asse) non è auspicabile per chi, già da giovane, non l’aveva dritto ma presentava un arto “incurvato” verso l’esterno, con le ginocchia a O (in varo), oppure verso l’interno (in valgo).
Un allineamento innaturale, in effetti, potrebbe influire negativamente sulla stabilità dell’articolazione. Peraltro non sono poche le persone a cui è stata impiantata una protesi totale di ginocchio che non sono totalmente soddisfatte e alcuni pazienti presentano rigidità articolare, limitazioni nello svolgimento di attività della vita quotidiana, come ad esempio camminare o inginocchiarsi, e persino dolore.
Nell’ambito della protesi totale di ginocchio oggi possono essere ottenuti risultati completamente soddisfacenti grazie a tecniche di protesizzazione innovative che si adattano alle caratteristiche del paziente, e non viceversa come accadeva con quelle tradizionali.
La tecnica di allineamento cinematico
La tecnica di protesizzazione adottata dalla nostra equipe, ossia l’allineamento cinematico, ha l’obiettivo di ripristinare la conformazione dell’arto com’era prima dell’artrosi, nel rispetto dell’anatomia individuale, che è unica e caratteristica per ogni persona.
Le componenti della protesi vengono quindi posizionate tenendo conto dell’anatomia del paziente e ricostruendo la conformazione specifica del ginocchio e l’allineamento originale dell’arto.
Per questo motivo la gamba sarà “meno storta”, ma non per forza perfettamente “dritta”: in pratica si ritornerà alla situazione precedente all’artrosi (per esempio, un ginocchio nativo varo verrà lasciato varo).
In questo modo i legamenti del ginocchio si troveranno a lavorare in una situazione simile a quella nella quale avevano lavorato prima della protesi.
Risultati soddisfacenti e protesi più naturale
In pratica, durante l’intervento chirurgico di impianto della protesi viene tolta una quantità di osso accuratamente misurata e si evita di intervenire sui legamenti: questo consente di ricostruire la struttura naturale del ginocchio determinando nello stesso tempo un funzionamento più naturale della protesi.
L’allineamento cinematico nei pazienti sottoposti a protesi totale di ginocchio fornisce risultati simili a quelli raggiunti con l’allineamento meccanico tradizionale.
Inoltre, come documentato da studi scientifici, questa tecnica è in grado di migliorare la funzionalità dell’articolazione e la soddisfazione del paziente, con risultati positivi anche per quanto riguarda il sollievo dal dolore e la sensazione di un ginocchio più naturale.
La tecnica dell’allineamento cinematico consente dunque di personalizzare la ricostruzione dell’articolazione del ginocchio, rendendo possibile un approccio specifico per ogni singolo paziente.